L'HARDWARE

 

 

 

 

Il computer Z80 di Nuova Elettronica è costituito da diverse schede che si innestano su un unico bus proprietario.

Qui di seguito troverete la descrizione di ogni scheda. Se vi interessa realizzare il computer, consiglio comunque di leggere dettagliatamente gli articoli della rivista presenti nella sezione articoli, senza dimenticare di leggere tutti gli errata corrige.

 

NOTA: i files binari ed i sorgenti delle varie eprom sono disponibili nella sezione software. Se cercate gli schemi elettrici consiglio di consultare la sezione schemi elettrici, che contiene tutti gli schemi con gli eventuali errori tipografici corretti.

 

 

Ecco l'elenco delle schede e dei kit pubblicati sulla rivista:

 

 

 

 

IL BUS - LX.381 (e LX.381/B)

Pubblicato sulla rivista numero: 68

Errata corrige sulla rivista numero: 71

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Il BUS da 10 schede - LX.381/B
I connettori non sono gli originali forniti nel kit. Notare sulla sinistra
l'estensione per il montaggio delle slitte verticali per il fissaggio
meccanico delle schede

Il BUS da 7 schede - LX.381

 

Si tratta di una scheda su cui sono presenti una serie di connettori femmina da 24 poli.

Erano disponibili due schede bus, una per 7 siglata LX.381, e l'altra per 10 schede siglata LX.381/B.

Le connessioni sul bus sono tutte in parallelo, ad eccezione di una linea che è "incrociata" tra due connessioni. In teoria questo collegamento crea una priorità sul segnale a seconda di dove viene innestata la scheda sul bus: le schede poste all'inizio del bus hanno il segnale prioritario rispetto alle schede poste dietro.

In realtà, però, questa caratteristica non è mai stata utilizzata perchè tutte le schede ponticellano semplicemente le due linee di segnali, e queste ultime non vengono mai utilizzate.

 

Nella tabella seguente trovate tutte le connessioni del bus. Fate sempre riferimento a questa tabella quando leggete gli schemi elettrici, perchè a volte qualche connessione sullo schema è errata (è indicato un numero di pin anzichè un altro). L'asterisco (*) indica un segnale negato (attivo basso):

 

CONNETTORE A (a sinistra) CONNETTORE B (a destra)
PIN SEGNALE SIGNIFICATO PIN SEGNALE SIGNIFICATO
1 S 10V alternati da trasformatore 1 A0

Bus indirizzi

A0 = LSB
A15 = MSB

2 ENH se a 0 disabilita tutte le espansioni di memoria a fornire qualunque tipo di dato 2 A1
3 *HLT halt 3 A2
4 *RFH refresh 4 A3
5 *PH priority high 5 A4
6 *PL priority low 6 A5
7 *INT interrupt mascherabile 7 A6
8 *WAIT wait 8 A7
9 *NMI interrupt non mascherabile 9 A8
10 *BUSACQ bus acknowledge 10 A9
11 *BUSREQ bus request 11 A10
12 +5V alimentazione 12 A11
13 +5V alimentazione 13 A12
14 GND massa 14 A13
15 GND massa 15 A14
16 +12V alimentazione 16 A15
17 -12V alimentazione 17 D7 Bus dati

D0 = LSB
D7 = MSB
18 *RESET reset 18 D6
19 *RD read 19 D5
20 *WR write 20 D4
21 *M1 fetch 21 D3
22 *PR peripheral request 22 D2
23 CLOCK clock 23 D1
24 *MR memory request 24 D0

 

 

I connettori del bus sono probabilmente uno dei pochi punti deboli dell'intera macchina. Infatti con il tempo tendono ad ossidarsi creando falsi contatti, ed inoltre essendo l'unico fissaggio meccanico dato dall'innesto del connettore, le schede tendono ad oscillare ad ogni più piccolo spostamento della macchina, sforzando il connettore che si indebolisce e tende a non avere più un adeguato contatto.

Nel montaggio del mio computer ho provveduto a realizzare un'estensione alla scheda bus ed a montare delle slitte verticali per mantenere le schede ferme, come spiegato nella sezione add-on e ricerche del sito.

 

 

L'ALIMENTATORE - LX.380

Pubblicato sulla rivista numero: 69

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Alimentatore - LX.380 (realizzazione non da kit)

 

Si tratta di un alimentatore stabilizzato lineare (non switching) che eroga le seguenti tensioni:

 

 

La tensione di -12 volt viene generata con un leggero anticipo rispetto ai +12 e +5 (o meglio, le altre tensioni continue sono ritardate rispetto ai -12 volt), per evitare di mettere fuori uso la Eprom 2708 presente sulla scheda CPU.

 

 

LA SCHEDA CPU - LX.382

Pubblicata sulla rivista numero: 68

Schemi elettrici sulla rivista numero: 69

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Scheda CPU - LX.382
Notare la mancanza della Eprom e delle due Ram: la scheda viene
utilizzata con una configurazione che non le prevede

 

Questa scheda contiene la CPU Z80, la Eprom con il firmware, 1 KBytes di RAM ed il circuito di reset.

La Eprom, la RAM ed il circuito di reset vengono utilizzati solamente se il computer è in configurazione con la sola tastiera esadecimale: se si utilizzano espansioni di memoria o l'interfaccia floppy devono essere eliminati, e sulla scheda CPU resta di fatto solamente lo Z80 e gli integrati di supporto.

In particolare la Eprom 2708 contiene il firmware con il monitor per la tastiera esadecimale, mentre la ram deve essere montata solo se non si utilizzano schede di espansione di memoria.

Su questa scheda è inoltre presente uno stabilizzatore di tensione realizzato con un diodo zener che serve per ricavare i -5 volt necessari al funzionamento della eprom, partendo dai -12 volt di alimentazione.

 

Una nota particolare deve essere fatta per il circuito di reset.

Il firmware contenuto nella Eprom 2708 è allocato a partire dalla locazione 0x8000 (esadecimale). Dato che al reset lo Z80 comincia a leggere il programma allocato a 0x0000 occorreva un metodo per indirizzare lo Z80 alla locazione 0x8000, ed a questo pensa il circuito di reset.

In pratica, gli integrati che compongono questo circuito leggono i segnali di M1 generati dalla CPU (instruction fetch), e per i primi due impulsi forzano a 1 il bit 15 sul bus indirizzi abilitando la eprom 2708 a fornire i dati.

Le prime tre locazioni della eprom 2708 contengono i bytes C3 AB 81, che è l'istruzione JP 0x81AB. Ecco quindi che la CPU come prima istruzione esegue un jump alla locazione 0x81AB, che è una locazione presente nella stessa eprom.

Quindi, "credendo" di leggere la locazione 0x0000, la CPU esegue un salto alla locazione 0x81AB. A questo punto, a partire dal secondo impulso di M1, il circuito di reset smette di forzare ad 1 il bit 15 degli indirizzi, permettendo alla CPU di proseguire normalmente le operazioni dalla locazione 0x81AB.

 

 

INTERFACCIA PER TASTIERA ESADECIMALE E DISPLAY - LX.383

Pubblicata sulla rivista numero: 68

Schemi elettrici sulla rivista numero: 69

Errata corrige: vedi testo seguente

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Interfaccia tastiera esadecimale e display - LX.383

 

Questa scheda è l'interfaccia che permette il collegamento al BUS della scheda contenente la tastiera esadecimale ed i display.

Gli integrati presenti provvedono alla decodifica degli indirizzi di I/O e alla generazione dei segnali di scansione della tastiera e di refresh dei display (che sono multiplexati). Sia la tastiera che i display sono mappati come periferiche di I/O.

La scheda è collegata alla tastiera esadecimale tramite un cavo flat da 20 poli.

 

ATTENZIONE: lo schema elettrico di questa interfaccia è errato (e non c'è errata corrige). I due integrati IC6 e IC7 (entrambi 74LS32) sono porte OR, e non NOR come indicato sullo schema.

 

 

TASTIERA ESADECIMALE E DISPLAY - LX.384

Pubblicata sulla rivista numero: 68

Schemi elettrici sulla rivista numero: 69

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Scheda tastiera esadecimale e display - LX.384

 

Questa scheda contiene la tastiera esadecimale e gli 8 display a sette segmenti.

Deve essere collegata tramite un cavo flat da 20 poli all'interfaccia LX.383

Il tasto rosso è il RESET della CPU, mentre il tasto nero è il tasto CONTROL che, premuto insieme ad uno dei tasti blu quando la scheda è sotto controllo del programma monitor, attiva funzioni aggiuntive (ad esempio visualizzazione della memoria, visualizzazione dei registri della CPU, ecc.)

 

 

INTERFACCIA CASSETTE - LX.385

Pubblicata sulla rivista numero: 70

Errata corrige sulla rivista numero: 71

 


Interfaccia cassette - LX.385

 

Questa scheda permette il collegamento di due comuni registratori analogici per la lettura ed il salvataggio di dati e programmi.

La scheda è dotata di due ingressi audio, due uscite audio, due controlli REM per il pilotaggio del motorino dei registratori (i contatti sulla scheda fanno capo a due relè), e di un led che si illumina in fase di lettura/scrittura.

La scheda utilizza una UART di tipo CDP1854. La velocità di lettura e registrazione può essere impostata mediante ponticelli a 300, 600 o 1200 baud, sebbene la rivista consigli di configurarla a 300 baud data la qualità dei registratori dell'epoca. Purtroppo la riconfigurazione richiede anche la ritaratura dei trimmer presenti sulla scheda (da farsi preferibilmente con un oscilloscopio), quindi non è possibile passare agevolmente da una velocità ad un'altra.

 

I dati vengono memorizzati su nastro nel formato Kansas Standard, che come indicato sulle pagine della rivista utilizza dei segnali a 1200 Hz e 2400 Hz (per una velocità di 300 bps). In particolare per rappresentare uno 0 binario vengono registrati 4 periodi a 1200 Hz, mentre per rappresentare un 1 binario vengono registrati 8 periodi a 2400 Hz.

 

Per ogni byte di dati vengono registrati i seguenti bit su nastro:

- 1 bit di start a 0 (quindi 4 periodi a 1200 Hz)

- 8 bit di dati, codificati come indicato precedentemente, dal bit meno significativo al più significativo

- 1 bit di parità (pari) calcolato sui bit di dati: il bit di parità vale 0 se il numero di 1 degli 8 bit di dati è pari, vale 1 se il numero di 1 degli 8 bit di dati è dispari

- 2 bit di stop a 1 (quindi 16 periodi a 2400 Hz).

 

Per velocità superiori è sufficiente raddoppiare le frequenze. Quindi:

- per 300 bps gli 0 sono a 1200 Hz, gli 1 sono a 2400 Hz

- per 600 bps gli 0 sono a 2400 Hz, gli 1 sono a 4800 Hz

- per 1200 bps gli 0 sono a 4800 Hz, gli 1 sono a 9600 Hz.

 

Utilizzando il monitor esadecimale è possibile registrare o leggere solamente 1 Kbyte alla volta, e i primi due byte registrati indicano l'indirizzo di memoria del primo byte che segue (viene registrato prima il byte più significativo e poi il meno significativo dell'indirizzo).

 

La scheda può essere utilizzata con il monitor esadecimale, con il basic da 5.5K fornito su cassetta, e con il basic da 16K fornito su Eprom.

Non è invece supportata dal NE-DOS e dal Basic fornito su floppy, anche se è ovviamente possibile scrivere delle routines in assembler per utilizzarla (oppure sfruttare quelle contenute nel monitor per la tastiera esadecimale, dopo aver fatto le modifiche che consentono di avere in linea tutti i tipi di firmware come spiegato nella sezione add-on e ricerche).

 

 

ESPANSIONE DI MEMORIA DA 8 KBYTES - LX.386

Pubblicata sulla rivista numero: 70

Errata corrige sulla rivista numero: 71 e 74 (nell'articolo relativo all'utilizzo del Basic)

Configurazione della ram sulla rivista numero: 77

Note alla configurazione della ram: nota

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Espansione di memoria statica da 8 KBytes - LX.386
Manca l'integrato CD4078: la scheda è utilizzata in una configurazione che
non lo prevede

 

Questa scheda è un'espansione di memoria statica da 8 KBytes. Utilizza 16 ram statiche di tipo 2114, e può essere configurata sia con metà delle ram montate (per 4 KBytes di memoria) che con tutte le ram montate.

E' possibile avere più schede montate sul bus, a patto che ogni scheda sia indirizzata diversamente. L'indirizzamento della scheda si seleziona impostando i ponticelli presenti secondo la tabella seguente:

 

 

INDIRIZZI PONTICELLI
DA A P1 P2 P3
0x0000 0x1FFF SI SI SI
0x2000 0x3FFF NO SI SI
0x4000 0x5FFF SI NO SI
0x6000 0X7FFF NO NO SI
0x8000 0x9FFF SI SI NO
0xA000 0xBFFF NO SI NO
0xC000 0xDFFF SI NO NO
0xE000 0xFFFF NO NO NO

 

 

Inoltre, per allocare la scheda di espansione oltre l'indirizzo 0x7FFF oppure se viene utilizzata insieme all'espansione da 32 KBytes LX.392, è necessario effettuare alcune modifiche sulla scheda stessa come indicato nell'articolo COME ESPANDERE LA MEMORIA NEL COMPUTER pubblicato sulla rivista 77.

Non tutti i 64 KBytes indirizzabili dalla CPU sono disponibili per le schede di espansione di memoria. La disponibilità di indirizzi dipende dalla configurazione del computer utilizzata e dalle schede montate sul bus, come spiegato nella sezione Configurazioni. Inoltre, sebbene sulla rivista numero 70 si consigli di lasciare il primo kappa di ram sulla scheda CPU, è preferibile rimuovere quest'ultime e utilizzare le ram esclusivamente sulla scheda di espansione, come spiegato nella sezione Configurazioni.

 

 

ESPANSIONE DI MEMORIA DA 32 KBYTES - LX.392

Pubblicata sulla rivista numero: 76

Errata corrige e configurazione sulla rivista numero: 77 e 95

Note alla configurazione della ram: nota

Ulteriori consigli in un foglio allegato al kit

Add-on: espandere la ram a 60K

 


Espansione di memoria dinamica da 32 KBytes - LX.392

 

Questa scheda è un'espansione di memoria dinamica da 32 KBytes. Utilizza 16 ram dinamiche 4116, e può essere configurata sia con metà delle ram montate (per 16 KBytes di memoria) che con tutte le ram montate.

Sulla scheda, oltre agli integrati che effettuano la decodifica indirizzi, è presente anche tutto il circuito che sovrintende al refresh delle ram dinamiche, che viene effettuato interamente in hardware.

E' possibile avere più schede montate sul bus, a patto che ogni scheda sia indirizzata diversamente. L'indirizzamento si seleziona impostando i ponticelli presenti sulla scheda, come spiegato dettagliatamente sulla rivista 76 e nell'articolo COME ESPANDERE LA MEMORIA NEL COMPUTER pubblicato sulla rivista 77.

 

Non tutti i 64 KBytes indirizzabili dalla CPU sono disponibili per le schede di espansione di memoria. La disponibilità di indirizzi dipende dalla configurazione del computer utilizzata e dalle schede montate sul bus, come spiegato anche nella sezione Configurazioni. Per l'utilizzo di questa scheda di espansione è necessario eliminare le due ram 2114 presenti sulla scheda CPU, come spiegato nella sezione Configurazioni.

 

 

INTERFACCIA STAMPANTE - LX.389

Pubblicata sulla rivista numero: 73

Errata corrige e note aggiuntive sulla rivista numero: 76, 86-87 e 89

 


L'interfaccia stampante - LX.389

 

Si tratta di una interfaccia per stampante parallela standard Centronics. L'interfaccia è utilizzabile con la tastiera esadecimale e con diversi tipi di basic, però dato che a corredo della scheda non è presente alcun tipo di firmware, per utilizzarla con la tastiera esadecimale occorre scrivere un programma in assembler che è stato pubblicato sulle rivista numero 73. Invece il basic da 5.5K, il basic da 16K su eprom, il NE-DOS 1.0 o il NE-DOS 1.5 e relativi basic la possono utilizzare direttamente senza programmi aggiuntivi in assembler. Il NE-DOS G.1.0 e il SONE non possono invece utilizzare direttamente questa interfaccia stampante, in quanto utilizzano quella presente sulla scheda video grafica LX.529.

 

 

BASIC DA 16 KBYTES SU EPROM - LX.548

Pubblicato sulla rivista numero: 96

Errata corrige sulla rivista numero: 98

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Basic da 16 KBytes su Eprom - LX.548

 

Questa scheda contiene 8 Eprom con al loro interno un basic da 16 KBytes.

E' stata pensata per chi non vuole acquistare l'interfaccia floppy con i drive, ma preferisce utilizzare il registratore a cassette.

Per questo motivo il basic, seppur abbastanza potente e simile a quello fornito su floppy, non supporta i drive floppy e supporta invece l'interfaccia cassette LX.385 (al contrario dei basic su floppy, che non la supportano).

 

Le eprom sono mappate a partire dall'indirizzo 0x0000 ad 0x3FFF, pertanto per utilizzare questa scheda è necessario che non sia presente alcuna espansione di ram nello stesso spazio di indirizzi, ed inoltre è necessario effettuare alcune modifiche al circuito di reset presente sulla scheda CPU, come spiegato nella sezione configurazioni.

Questo preclude completamente la possibilità di utilizzare i drive floppy e la scheda video grafica insieme a questa scheda. Nella sezione add-on e ricerche sono comunque spiegate le modifiche da effettuare per poter utilizzare il basic da 16K insieme ai drive floppy in un sistema multi-boot.

 

Tovate i dump delle eprom presenti su questa scheda nella pagina software.

 

 

INTERFACCIA VIDEO - LX.388

Pubblicata sulla rivista numero: 73

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Interfaccia video - LX.388

 

Si tratta di una scheda che contiene un'interfaccia video e un'interfaccia per tastiera alfanumerica.

L'interfaccia video ha le seguenti caratteristiche:

 

 

Sebbene il controller video MC6847 abbia la possibilità di visualizzare i colori, sulla scheda in questione viene utilizzato solamente in modalità monocromatica a bassa risoluzione (probabilmente per via della quantità di ram richiesta). Molti piedini di configurazione del 6847 sono infatti direttamente collegati a massa o ai +5v, rendendo statica e non modificabile la configurazione del controller video.

 

La ram video è presente sulla stessa scheda, ma è condivisa nello stesso spazio di indirizzamento della CPU. Ciò significa che non è possibile avere schede di espansione della ram che occupino gli stessi indirizzi della ram video, che è allocata da 0xEC00 a 0xEDFF compresi. D'altro canto è possibile scrivere direttamente in queste locazioni per vedere i corrispondenti caratteri visualizzati a video.

Il generatore di caratteri utilizzato è quello presente internamente all'integrato 6847: non ci sono rom esterne.

 

La tastiera alfanumerica LX.387 viene collegata alla scheda tramite un cavo flat da 20 poli. Si tratta di una tastiera con uscita parallela assolutamente non compatibile con le moderne tastiere da PC. La tastiera è utilizzabile indifferentemente con questa scheda oppure con l'interfaccia video LX.529.

 

Questa interfaccia video è supportata direttamente dal basic da 5.5K fornito su cassetta, dal basic 1.0+NE-DOS 1.0 e dal basic 2.1+NE-DOS 1.5 forniti su floppy. Non è supportata dal basic G.1.0+NE-DOS G.1 fornito su floppy, nè dal monitor fornito con la tastiera esadecimale. Per queste ultimi due è ovviamente sempre possibile utilizzare l'assembler per usare sia l'interfaccia video che la tastiera ad essa collegata, come spiegato nella sezione add-on e ricerche.

 

 

INTERFACCIA VIDEO GRAFICA E STAMPANTE - LX.529

Pubblicata sulla rivista numero: 84-85

Schema elettrico sulla rivista numero: 86-87. ATTENZIONE: lo schema elettrico sulla rivista contiene errori (le connessioni di IC26 sono errate). Trovate lo schema elettrico corretto QUI. (grazie a Paolo Pinto per la segnalazione).

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

Add-on: patch eprom scheda video-grafica

 


Interfaccia video grafica e stampante - LX.529
Sul controller video SY6545-A1 è stato aggiunto un dissipatore metallico

 

E' una scheda che contiene un'interfaccia video grafica ad alta risoluzione, un'interfaccia per tastiera alfanumerica, un'interfaccia per stampante parallela e un connettore per una schedina aggiuntiva con un beeper.

L'interfaccia video ha le seguenti caratteristiche:

 

 

Il controller video 6545 è simile a quello utilizzato sui Commodore CBM PET, ma qui viene usata la versione interallacciata con clock a 2 MHz (piuttosto difficile da reperire ai giorni nostri) prodotta dalla Synertek. Ho provato a sostituirlo con diversi chip, anche le versioni Rockwell interallacciate che dovrebbero essere identiche, ma sempre con esito negativo: a quanto pare la scheda (ed il relativo firmware) funziona solamente con il Synertek SY6545-A1.

 

La ram video è presente sulla stessa scheda, e non è condivisa con lo spazio di indirizzamento della CPU. Tutta la scheda è infatti mappata su diversi indirizzi di I/O, cosa che se rende possibile utilizzare la ram video senza sprecare quella destinata ai programmi e dati, rallenta parecchio le operazioni video, sia perchè le operazioni di I/O richiedono più cicli di clock dell'accesso in ram, sia perchè soprattutto per ogni singola operazione occorre effettuare molte operazioni di I/O.

 

Sulla stessa scheda, oltre alla ram video, sono presenti due eprom contenenti il disegno dei caratteri, e tre Z80 PIO che sovrintendono a diverse operazioni tra cui accesso alla ram video, accesso alla tastiera, accesso alla stampante, accesso al beeper.

 

La tastiera alfanumerica LX.387-B viene collegata alla scheda tramite un cavo flat da 20 poli. Si tratta di una tastiera con uscita parallela assolutamente non compatibile con le moderne tastiere da PC. La tastiera è utilizzabile indifferentemente con questa scheda oppure con l'interfaccia video LX.388.

 

La stampante viene collegata alla scheda tramite un cavo flat da 20 poli. Si tratta di un'interfaccia parallela Centronics standard per cui è possibile collegare qualunque stampante standard, ovviamente dopo aver costruito l'apposito cavo con le connessioni corrette come spiegato sulle pagine della rivista.

 

Su questa scheda è possibile montare una schedina figlia contenente un beeper, che ha lo scopo di produrre, appunto, un beep comandato da programma. A questo beep si fermano le potenzialità sonore di questo computer.

 

Questa interfaccia video grafica è supportata direttamente dal solo basic G.1.0+NE-DOS G.1 fornito su floppy e dal sistema operativo SONE. Non è supportata dal monitor per tastiera esadecimale, dal basic da 5.5k fornito su cassetta, dal basic 1.0+NE-DOS 1.0 e dal basic 2.1+NE-DOS 1.5 fornito su floppy. Ovviamente è sempre possibile utilizzare l'assembler per usare questa scheda con i basic che non la supportano, anche se data la struttura della scheda (soprattutto relativamente alle operazioni di I/O necessarie per pilotarla) non è una cosa semplicissima. Sono comunque presenti alcuni esempi nella sezione add-on e ricerche.

 

 

SCHEDINA FIGLIA CON BEEPER - LX.530

Pubblicata sulla rivista numero: 84-85

Schema elettrico sulla rivista numero: 86-87

 


Schedina figlia con beeper - LX.530

 

E' una schedina da collegare ad un connettore dell'interfaccia video grafica LX.529. Contiene un beeper che può essere utilizzato da basic.

 

 

TASTIERA ALFANUMERICA - LX.387 (e LX.387-B)

Pubblicata sulla rivista numero: 72

Errata corrige sulla rivista numero: 73

 


Tastiera alfanumerica - LX.387

Tastiera alfanumerica e tastierino numerico montati nel mobile metallico - LX.387-B e LX.549
 

 

Si tratta di una tastiera alfanumerica con tasti Cherry di buona qualità. L'uscita è parallela e pertanto la tastiera può essere collegata solamente alla sua specifica interfaccia tramite un cavo flat a 20 poli, ed in particolare alla scheda video LX.388 oppure alla scheda video grafica LX.529

A parte i tasti, sulla scheda è presente un unico integrato di tipo KR.2376-ST che effettua la scansione dei tasti e fornisce in uscita il corrispondente codice ASCII ad 8 bit.

E' stata presentata inizialmente una tastiera con tasti neri siglata LX.387, e successivamente una tastiera con tasti grigi a profilo più basso siglata LX.387-B a cui era possibile abbinare il tastierino numerico LX.549, che poteva essere inserita in un apposito mobile metallico beige.

 

 

TASTIERINO NUMERICO - LX.549

Pubblicato sulla rivista numero: 89

 

Si tratta di un tastierino numerico con tasti Cherry di buona qualità, che poteva venire abbinato alla tastiera alfanumerica LX.387-B (la versione con i tasti grigi).

Sia la tastiera alfanumerica LX.387-B che il tasterino numerico trovavano alloggio in un apposito mobile metallico beige.

 

 

INTERFACCIA FLOPPY DISK - LX.390

Pubblicata sulla rivista numero: 75

Errata corrige sulla rivista numero: 76

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


Interfaccia floppy - LX.390
Notare la mancanza della eprom e dell'integrato 74LS30: questa scheda è
utilizzata con un add-on che non li richiede

 

Questa scheda è un'interfaccia per floppy disk che permette la connessione di un massimo di 4 drive.

Il controller utilizzato è il Western Digital FD1771, che è anche utilizzato nel Tandy TRS-80 model 1, con codifica FM.

Sulla scheda è presente anche una eprom contenente il firmware, nonchè un circuito di reset.

Sebbene il firmware contenuto nella eprom non debba necessariamente essere utilizzato in alternativa al monitor presente sulla scheda CPU, per utilizzare il NE-DOS (data la richiesta di memoria minima) è necessario disabilitare la eprom presente sulla scheda CPU (come spiegato nella sezione configurazioni), e perdere di conseguenza la possibilità di utilizzare la tastiera esadecimale. Comunque, nella sezione add-on e ricerche sono spiegate le modifiche da fare per poter utilizzare la tastiera esadecimale ed il monitor presente sulla scheda CPU contemporaneamente a questa interfaccia floppy con il NE-DOS.

 

NOTA IMPORTANTE: le eprom utilizzate su questa scheda devono avere tutti i bytes complementati a 1 (cioè devono avere tutti i bit invertiti). Questo perchè i line-drivers utilizzati sul bus dati di questa scheda sono dei 74LS240, che contengono al loro interno degli inverter (questa scelta progettuale è dovuta al fatto che il controller FD1771 ha il bus dati invertito). Quindi, se volete scrivere del firmware personalizzato e utilizzare la eprom montandola su questa scheda, ricordatevi di complementarne il contenuto prima di masterizzarla.

 

Il firmware contenuto nella eprom è allocato a partire da 0xF000 e deve prendere il controllo della macchina a partire dalll'accensione. Per questo motivo su questa scheda è presente un circuito che sovraintende alla fase di reset, in modo da far leggere alla CPU le prime tre locazioni di questa eprom in maniera simile a quanto fa il circuito di reset presente sulla scheda CPU. In questo caso però, dato che al reset la CPU comincia a leggere dall'indirizzo 0x0000 che viene quindi messo sul bus indirizzi, occorre trovare un modo affinchè eventuali schede allocate a questo indirizzo non inviino dati creando conflitto con la eprom.

A questo pensa tale circuito che, quando il reset diventa attivo (basso), abilita la eprom a fornire i dati sul bus dati, disattivando contemporaneamente la linea ENH sul bus in modo che vengano inibite tutte le schede presenti a fornire qualunque tipo di dato. Questa situazione permane sino a che la CPU non esegue un'istruzione di IN o OUT sugli indirizzi D4, D5 o D6: infatti un qualunque I/O su uno di questi indirizzi ha l'effetto di attivare l'uscita Y2 di IC13 (piedino 10) nell'interfaccia floppy, e quindi di far cambiare permanentemente stato (fino all'eventuale prossimo reset) al flip-flop che forza l'abilitazione della eprom e la disabilitazione delle altre schede di memoria.

Quindi, sebbene sul bus indirizzi la cpu metta 0x0000, 0x0001 e 0x0002, sul bus dati vengono forniti i bytes della eprom allocata a 0xF000, 0xF001 e 0xF002. I tre bytes forniti sono un'istruzione di jump tipo C3 F0 F3 (per la eprom "1390", la "2390" ha C3 FD F3) per cui la CPU esegue un jump all'indirizzo 0xF3F0, che è una locazione presente nella stessa eprom. Successivamente la CPU esegue l'istruzione "DB D6" cioè "IN A,(D6)" (per la eprom "1390", nella "2390" è "D3 D6" cioè "OUT(D6),A") ed il circuito di reset cessa di forzare l'abilitazione della eprom e attiva la linea ENH sul bus permettendo alla CPU di proseguire le operazioni normalmente.

 

I drive utilizzati con questa scheda sono i Tandon TM100-1, oppure i BASF HP3, entrambi singola faccia singola densità da 5" 1/4.

E' possibile collegare fino a 4 drive utilizzando un cavo flat da 34 poli. I drive sono tutti collegati in parallelo (una connessione leggermente differente da quella per PC dove il drive A ha 4 fili invertiti sul cavo).

Ovviamente ogni drive deve essere indirizzato correttamente impostando i jumper presenti sullo stesso, come indicato nell'articolo INTERFACCIA PER FLOPPY-DISK pubblicato sulla rivista 75, nell'articolo QUELLO CHE OCCORRE SAPERE SUI FLOPPY-DISK pubblicato sulla rivista 76, e nell'articolo DRIVE E STAMPANTI pubblicato sulla rivista 86-87.

Inoltre, nella sezione add-on e ricerche viene spiegato come collegare dei drive floppy standard da 3" 1/2, in alternativa oppure in aggiunta ai drive da 5" 1/4 (sempre fino ad un massimo di 4 drives).

 

Questa scheda viene supportata dal basic 1.0 fornito su floppy con il NE-DOS 1.0, dal basic 2.1 fornito su floppy con il NE-DOS 1.5, dal basic G.1.0 fornito su floppy con il NE-DOS G.1, oppure dal sistema operativo SONE.

A seconda della versione utilizzata occorre cambiare la eprom presente sulla scheda, ed in particolare montare una eprom 2708 siglata "1390" per il NE.DOS 1.0 o 1.5, una eprom 2708 siglata "2390" per il NE-DOS G.1, oppure una eprom 2716 siglata "683" per il SONE.

Questo rende di fatto impossibile fare il boot alternativamente con un sistema operativo oppure con l'altro (notare che il basic 1.0+NE-DOS 1.0 e il basic 2.1+NE-DOS 1.5 supportano solo la scheda video LX.388, mentre il basic G.1.0+NE-DOS G.1 ed il SONE supportano solo la scheda video grafica LX.529).

Nella sezione add-on e ricerche viene comunque spiegato come fare il boot con un sistema operativo piuttosto che con l'altro senza sostituire la eprom, oppure come realizzare una scheda con una eprom ad-hoc che consente di avere un sistema multi-boot e multi-firmware.

 

Originariamente il kit dell'interfaccia floppy veniva fornito con una eprom siglata "390" ed un floppy contenente il basic da 5.5 KBytes. Questo basic e la relativa eprom sono stati abbandonati immediatamente in favore di un altro sistema di formattazione e del NE-DOS, e la eprom è stata sostituita con quella siglata "1390".

 

Purtroppo il floppy con il basic 1.0 e il NE-DOS 1.0 non è in mio possesso: se qualcuno lo ha è pregato di scrivermi.

 

 

ALIMENTATORE PER FLOPPY DISK O HARD DISK - LX.391

Pubblicato sulla rivista numero: 76

 


Alimentatore per floppy disk o hard disk - LX.391

 

Si tratta di un alimentatore stabilizzato lineare (non switching) che eroga le seguenti tensioni:

 

 

Questo alimentatore viene utilizzato per alimentare i drive floppy, oppure l'hard-disk.

 

 

PROGRAMMATORE DI EPROM - LX.394-395

Pubblicato sulla rivista numero: 75

Errata corrige sulla rivista numero: 76

Circuiti stampati (files gerber): vedi sezione circuiti stampati

 


L'interfaccia per il programmatore di eprom - LX.394

Il programmatore di eprom - LX.395

Alcune schedine di programmazione - LX.395
Altre scansioni circuiti stampati schedine LX.395:

 

Si tratta di un programmatore di eprom costituito da una scheda di interfaccia da innestare sul bus, una scheda con uno zoccolo textool su cui inserire la eprom da programmare, una serie di schedine che permettono di scegliere il tipo di eprom da programmare che vanno inserite in un connettore posto sulla scheda con lo zoccolo textool, ed un alimentatore separato.

Il programmatore è in grado di gestire le eprom di tipo 2508, 2708, 2516, 2716 e 2532.

 

La eprom da programmare è allocata nello spazio di indirizzi della CPU dall'indirizzo 0x9000 a 0x9FFF, quindi non si possono utilizzare schede di espansione della ram posizionate nello stesso blocco di indirizzi. Inoltre la scheda è dotata di un firmware su eprom allocato da 0x8400 a 0x8FFF, pertanto anche questo blocco di indirizzi è riservato e non può essere utilizzato da espansioni di ram.

 

Il programmatore di eprom è supportato dalla sola tastiera esadecimale e relativa interfaccia, e richiede almeno 5 KBytes di ram installata.

 

 

INTERFACCIA HARD-DISK - LX.683

Pubblicata sulla rivista numero: 101-102

Errata corrige sulla rivista numero: 104-105

 


L'hard-disk BASF con l'interfaccia - LX.683

L'interfaccia LX.683 (il circuito stampato è stato rifatto da zero partendo dai disegni originali)

 

Si tratta di un'interfaccia per un hard-disk da 12 megabyte. L'hard-disk utilizzato è un BASF 6188/F.

Sebbene sulla rivista non sia indicato, l'hard-disk BASF 6188 dovrebbe avere l'interfaccia ST-412. Il problema è che tale hard-disk veniva fornito da Nuova Elettronica completo di una scheda controller aggiuntiva già montata sull'hard-disk stesso, per cui l'interfaccia LX.683 non implementa lo standard ST-412 ma si connette a questo controller che provvede all'interfacciamento con l'hard-disk. Ovviamente tale controller è oggi introvabile: se qualcuno ha qualunque informazione in merito è pregato di scrivermi.

 

AGGIORNAMENTO di Gennaio 2008: per un colpo di fortuna mi è capitato tra le mani un sistema Motorola MVME che, secondo la documentazione allegata, monta un hard-disk BASF 6188: incredibilmente è anche presente un controller aggiuntivo. La documentazione è completissima, compreso gli schemi elettrici dettagliati, e tra gli schemi è presente un esempio per collegare il controller ad un sistema Z80. Ebbene, ho confrontato lo schema di esempio con l'interfaccia LX.683 e sono praticamente identici!!!!

 

Sono così venuto a scoprire che il controller è uno XEBEC S1410A, e che l'interfaccia è standard SASI (che è il predecessore dello SCSI).

Quindi, sebbene non possa essere sicuro al 100%, ci sono fortissime probabilità che il controller utilizzato fosse proprio quello, anche perchè le due foto del controller presenti sulla rivista coincidono al 100% con il controller XEBEC in mio possesso (anche il disegno delle piste sul circuito stampato è identico). Sono anche riuscito a costruire un prototipo dell'interfaccia LX.683 e a far funzionare l'hard-disk senza alcuna modifica.

Maggiori informazioni e alcune foto le potete trovare nella sezione add-on e ricerche.

 

Per utilizzare questa scheda occorre sostituire la eprom presente sulla scheda floppy-disk LX.390 con una eprom siglata "EP.683". Inoltre occorre effettuare delle modifiche sulla stessa scheda in quanto questa nuova eprom è una 2716, mentre la scheda floppy monta originariamente una 2708.

 

L'interfaccia per hard-disk è supportata dal solo sistema operativo SONE, che è praticamente un CP/M "rinominato", pertanto montando tale scheda non è più possibile utilizzare il NE-DOS ed i relativi basic, nè tantomeno il basic da 16 KBytes, il basic da 5.5 KBytes o la tastiera esadecimale.

 

 

STAMPANTE TERMICA

Pubblicata sulla rivista numero: 72

 


La stampante termica da 80 colonne e quella da 40 colonne

La stampante termica Trendcom 200 da 80 colonne

La stampante termica Trendcom 200 da 80 colonne con la pagina di self-test

La stampante termica Trendcom 200 da 80 colonne vista da dietro

La pagina di self-test

 

 

 

Si tratta di una stampante termica con interfaccia parallela Centronics standard (ma con connettore a vaschetta non standard) prodotta dalla TRENDCOM, che poteva essere collegata direttamente all'interfaccia stampante LX.389 o alla interfaccia video grafica LX.529 (alla porta stampante), previa costruzione dell'apposito cavo come indicato sulla rivista.

 

Erano disponibili due stampanti, la Trendcom 100 da 40 colonne e la Trendcom 200 da 80 colonne di testo.

 

La stampante Trendcom 100 non è in mio possesso: chiunque abbia maggiori informazioni o ne possieda una è pregato di scrivermi.

 

 

MONITOR VIDEO DA 12" E MOBILE METALLICO

Pubblicato sulla rivista numero: 73

 

Monitor video montato nel mobile metallico con tastiera e floppy integrati

 

 

E' un monitor video da 12" a fosfori bianchi (era anche disponibile la versione a fosfori verdi, ad un costo aggiuntivo), che doveva essere montato all'interno del mobile metallico azzurro e bianco insieme alla tastiera alfanumerica LX.387 e ad un drive floppy integrati.

Veniva fornito già montato, ed occorreva solamente inserirlo nel mobile.

 

 

MONITOR VIDEO DA 12" - LX.599

Pubblicato sulla rivista numero: 80

 

Monitor video montato nel mobile beige - LX.599

 

 

E' un monitor video da 12" a fosfori verdi montato all'interno di un mobile metallico beige. Successivamente a questo monitor è stato pubblicato un mobile analogo per i floppy disk ed uno per la tastiera alfanumerica LX.387-B (la versione con i tasti grigi) ed il tastierino numerico LX.549.

Veniva fornito già montato e tarato.

 

 

SCHEDA INTERRUPT - LX.547

Pubblicata sulla rivista numero: 89

 


Scheda interrupt - LX.547

 

E' una schedina che si monta sul connettore A del BUS. Questa scheda utilizza la frequenza di rete a 50 Hz proveniente dalla tensione alternata a 10 volt del trasformatore di alimentazione per generare un interrupt mascherabile ogni 20 millisecondi.

Questo interrupt viene utilizzato dal NE-DOS per gestire l'ora di sistema ed attivare funzioni particolari come ad es. la TRACE a livello DOS.

 

 

SCHEDA AUTOREPEAT - LX.710

Pubblicata sulla rivista numero: 103

 


La scheda autorepeat - LX.710

 

Si tratta di una schedina da collegare alla tastiera alfanumerica LX.387 o LX.387-B, che permette di avere l'auto-repeat e che genera un "click" (o un "beep") ad ogni pressione di tasto.

A parte il "click" o il "beep", è utile solo se non viene utilizzato il NE-DOS che implementa già l'auto-repeat a livello software.

 

 

MOBILE RACK e MOBILE CONSOLLE

Pubblicati sulla rivista numero: 76 - mobile rack / mobile consolle

 


Mobile consolle con ruote

 

E' un mobile rack nero in grado di contenere tutte le schede del computer e l'alimentatore. Veniva fornito anche un mobile consolle dotato di ruote per alloggiare il mobile rack e il mobile azzurro con tastiera e monitor.

 

 

COVER PER MONITOR VIDEO DA 12" E MOBILE METALLICO

Pubblicato sulla rivista numero: mai pubblicato

 


Cover per monitor da 12" e mobile metallico

 

Si tratta di una cover per il monitor da 12" e il mobile metallico azzurro. E' probabilmente l'unico pezzo tutt'ora esistente: ne erano stati prodotti solo 10 esemplari e ne era stato venduto uno solo a Constantinos Haritakis, collaboratore di Nuova Elettronica, che l'ha recentemente ritrovato.

Non è mai stato pubblicato sulle pagine della rivista.